Fine anni 20 del Novecento, quasi un secolo fa! Emilio Ferrari, nostro nonno, lavorava come cocchiere presso una nobile famiglia. In quella stessa famiglia lavorava in qualità di guardarobiera anche nostra nonna, Santina Gozzi, originaria di Modena. Un giorno il nonno Emilio cadde da cavallo: la caduta gli provocò una frattura dalla quale la sua schiena non si rimise più e fu presto chiaro a tutti che non avrebbe più potuto continuare a fare quel lavoro. L’intraprendente Emilio, che poteva contare sul prezioso sostegno di Santina, non si lasciò scoraggiare dall’accaduto ma lo colse come un’opportunità e decise di avviare un’attività in proprio. Era il 1931: Emilio e Santina aprivano una bottega nella piazza di Ghedi dove si vendevano prodotti per la casa e per la ferramenta, legna ed elettrodomestici.
Non appena l’età glielo consentì, e a quei tempi l’età per lavorare arrivava presto, il figlio maschio, che si chiamava Cristoforo ma era noto a tutti come Tafalì, iniziò a dare il suo contributo all’attività di famiglia. Con la sua bicicletta andava e veniva da Brescia per rifornire il negozio e consegnava le bombole del gas nelle campagne del paese. Il ragazzo ci sapeva fare e soprattutto amava quel lavoro: offrire le ultime novità a prezzi competitivi, chiacchierare con la gente e consigliarla, gestire ordini e consegne. E poi aveva un pallino: costruire una nuova sede e ingrandire l’attività.